venerdì 4 dicembre 2009

GERMANIA








Adolf Hitler






Nato a Braunau (Austria 1889), figlio di un doganiere frequentò un istituto tecnico a Linz fino alla morte del padre, si trasferì a Vienna dove tentò di essere ammesso all'accademia delle belle arti, ma fu respinto, e per vivere lavorò come aiuto decoratore, già allora influenze antisemite di K.Lueger e le ideologia nazionalistiche facevano effetto sulle sue idee. Nel 1912 andò a Monaco dove lavorò come operaio edile, nel '14 si arruolò volontario in un reparto bavarese, partecipò alla grande guerra dove rimase ferito. Hitler come molti altri tedeschi diede la colpa della disfatta militare ai marxisti e agli ebrei. Forse fu questo che lo fece entrare in politica, per cercare di uscire dalle imposizioni di Versailles e vendicarsi dei "nemici interni" alla Germania.Nel settembre del '19 entra nel Partito Tedesco dei lavoratori che l'anno seguente si trasformò nel partito nazional-socialista tedesco dei lavoratori, che ne fu il capo assoluto, il cambio di linea della politica del governo che abbandonò la resistenza passiva che opponeva alla Francia per l'occupazione della Ruhr (zona fortemente industrializzata della Germania e quindi essenziale per la ripresa economica), lo spinse ad organizzare nel '24 con Ludendorff il Putch di Monaco (colpo di stato) che però fallì. Hitler fu condannato a 5 anni ma dopo pochi mesi fu scarcerato, nei mesi di prigionia fece in tempo a scrivere buona parte del Mein Kampf (La mia battaglia) dove esprimeva le sue idee antisemite, razziste e sulla superiorità della razza ariana. Una volta scarcerato pensò di riorganizzare il partito con la creazione delle S.A.(sturm-abteilungen, truppe d'assalto) e le S.S. (schutz-staffeln, squadre di difesa) usate per la battaglia di politica interna. In quegli anni la crisi economico-sociale e il conseguente aumento della disoccupazione permisero ad Hitler nelle elezioni per il reichstag (parlamento) di raggiungere il ragguardevole numero di sei milioni di voti. Immediatamente strinse accordi con i Tedeschi nazionali e col fronte di Harzburg, per la lotta al comunismo e le istituzioni parlamentari dello stato, in pratica utilizzò le S.A e le S.S. in operazioni di tipo squadristico. Nonostante ciò nel '32 vinse le elezioni, il 30 gennaio del'33 fu nominato cancelliere e a marzo ottenne i pieni poteri, ciò gli permise di eliminare ogni libertà democratica, e quindi di creare una dittatura personale e di partito. Nella notte del 30 giugno del '34 (la notte dei lunghi coltelli) H. fece eliminare alcune frange estremiste delle S.A. compreso il loro capo E.Rohm, colpevoli di essersi ricavati un autonomia ritenuta eccessiva, e di essere malvisti dai generali dell'esercito, che d'ora innanzi rimarrano fedeli al nazismo. Il 2 agosto grazie a una legge deliberata dal consiglio dei ministri le cariche di presidente del Reich e cancelliere vennero unificate.


 

Il Fuher divenne così il capo assoluto dello stato (confermato tra l'altro dal plebiscito del 19 agosto), si potè dedicare alla creazione e affermazione della razza ariana in Europa e alla distruzione di tutti quei stati e popoli ritenuti inferiori, cosa che portò allo scoppio della seconda guerra mondiale (settembre '39), nel '41 si autoproclamò capo dell'esercito, ma la sua eccessiva ambizione gli fece commettere errori gravissimi come a Stalingrado (dove non permise la ritirata alla sesta armata, forte di 300.000 uomini, che fu costretta alla resa), che fecero cambiare corso alla guerra. Il malcontento che generarono le sempre più numerose sconfitte fece crescere l'opposizione al leader nazista (ma solo da parte dei militari, la popolazione era ancora ingannata dall'abile propaganda di Goebbels) tanto che il 13 marzo '43 fu vittima di un attentato ad opera di Fabian von Schlabrendorff, anche nel '44 vi fu congiura organizzata da alcuni alti ufficiali della Wehrmacht, ma anche questo attentato non diede gli effetti sperati. Hitler sopravvisse e fece uccidere tutti i cospiratori, si ritirò a Berlino visto il continuo avanzare del nemico, dove morì probabilmente suicida nel suo bunker quando i russi ormai entravano nella città, il 30 aprile '45.

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Erwin Rommel





Erwin Rommel nasce a Heidenheim, nel Württenberg, nel 1891. Frequenta la scuola militare di Danzica. Durante la prima guerra mondiale combatte nelle Argonne, in Romania e in Italia, rimanendo due volte ferito. Allo scoppio del secondo conftitto, presta servizio, durante la campagna polacca, al quartier generale del Führer. Successivamente gli viene affidatoto il comando della settima divisione corazzata del XV corpo, che costituisce la colonna di punta dell'esercito tedesco nelle operazioni sul fronte occidentale. La settima divisione combatte sulla Mosa, ad Arras, a Lilla, sulla Somme, ed è la prima a raggiungere la Manica. Il 6 febbraio 1941 Rommel è a casa in licenza da due giorni, quando un aiutante del quartier generale del Führer bussa alla porta e gli consegna un messaggio urgente: Hitler vuole vederlo subito. Ha deciso di mandare in soccorso di Graziani due divisioni della Wehrmacht. Rommel dovrà assumere il comando generale di questo corpo africano e recarsi immediatamente in Libia. Il Führer, ricorda Rommel, "mi descrisse minuziosamente il teatro di guerra africano e mi comunicò che gli ero stato indicato come elemento capace di adattarsi rapidamente alle condizioni particolarissime della guerra in Africa". Il 12 febbraio è già a Tripoli e sintetizza il suo giudizio sulla situazione con queste parole: "C'è da farsi rizzare i capelli pensando con quale armamento il duce manda a combattere le sue truppe". Il 24 i suoi uomini sono a contatto con le truppe britanniche in Cirenaica. Maestro nell'impiego delle formazioni mobili, nel raccogliere immediatamente le forze dopo un'operazione per sfruttare a fondo il successo, convinto che "l'energia di un comandante conta spesso più della sua intelligenza", Rommel salta, con il suo aereo, come una cavalletta da un punto all'altro del deserto per prendere contatto fisico con il terreno e con gli uomini.


Magnifico giocatore d'azzardo, infligge agli inglesi gravi perdite e risolleva le sorti dell'Asse nello scacchiere africano. Di lui Churchill dice davanti alla Camera dei Comuni: «Abbiamo di fronte a noi un avversario molto audace e abile e, se posso dirlo al disopra delle stragi di guerra, un grande generale». A fronteggiarlo si succedono i migliori generati britannici: Wavell, Auchinleck, Cunningham, Ritchie, Montgomery. Dopo due anni di Africa, combatte in Normandia contro l'avanzata degli alleati e rimane ferito il 17 luglio 1944. Accusato di aver partecipato alla congiura del 1944 contro HitIer è costretto a darsi la morte con il cianuro per evitare il processo. Scompare dalla scena tragica della Germania a un cenno del tiranno che ha fedelmente servito, come un generale romano.

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Hermann Wilhelm Göring





Göring, Hermann Wilhelm (Rosenheim 1893 - Norimberga 1946), ufficiale dell'aviazione e uomo politico tedesco, fu uno dei principali esponenti del Partito nazista e maresciallo del Reich nel 1940. Partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale nell'aeronautica tedesca; nel 1918, dopo la morte del comandante della sua squadriglia, Manfred von Richthofen, il celebre Barone Rosso, Göring fu chiamato a sostituirlo. Incontrò Adolf Hitler nel 1921; un anno dopo entrò a far parte della direzione del Partito nazista e curò l'organizzazione delle squadre d'assalto, le Sturmabteilungen o SA. Partecipò al fallito colpo di stato noto come putsch di Monaco (1923), durante il quale rimase ferito. Nel 1928 fu eletto membro del Reichstag, il parlamento tedesco, e nel 1932 ne divenne presidente. Con l'ascesa al potere del Partito nazista nel 1933, Göring fu nominato ministro dell'Aviazione assumendone il comando supremo.



Divenuto anche ministro degli Interni e capo della Gestapo, la polizia segreta tedesca, mise a punto (1936) un piano quadriennale economico e una strategia militare basata sull'efficace coordinamento fra le truppe di terra e la Luftwaffe; il piano permise le rapide azioni belliche che portarono alla conquista tra il 1939 e il 1940 di Polonia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio e Francia . Fu anche un deciso sostenitore della strategia del terrore, che si fondava sul massiccio bombardamento di obiettivi essenzialmente civili. Göring si arrese alle forze statunitensi nel 1945, dopo la caduta del Terzo Reich, e fu condannato a morte dal tribunale di Norimberga, durante i processi per crimini di guerra. Morì suicida poche ore prima dell'esecuzione.

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 Heinrich Himmler




Himmler nacque a Monaco il 7 ottobre 1900 da una solida famiglia borghese che vantava amicizia alla corte di Baviera. A 14 anni, quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, Heinrich era un ragazzo gracile, timido, rispettosissimo degli adulti, di meticolosa e scrupolosa precisione. Buon allievo a scuola, i suoi migliori voti erano in storia, latino, matematica e greco, ma non aveva alcuna inclinazione per la musica, anzi non riusciva neppure a imparare le scale al pianoforte. Aveva passioni comuni a tutti i giovani, fra cui la raccolta di francobolli, le scorrerie nei frutteti, l'attrazione per la forza e l'agilità; tuttavia gli esercizi fisici ai quali si sottoponeva non trasformeranno mai il suo fisico gracile. Come per gli altri gerarchi nazisti, nel periodo della gioventù, ebbe grossi problemi familiari e appena giunto al potere, cercò subito di far scomparire ogni testimonianza per non oscurare la propria figura. Nell'ottobre del 1919 entrò all'università, si iscrisse al corso di agraria e si diplomò nel 1922, nei rapporti con l'ambiente di scuola si rivelò studente pignolo, attento e spesso conformista; con gli amici affrontò spesso discussioni sui temi predominanti (fede religiosa e sesso) e si interessò ai movimenti antisemiti. Nell'agosto del 1922 lavorò in qualità di assistente in una ditta di fertilizzanti e Rohm lo nominò portabandiera del reparto di uno dei tanti raggruppamenti paramilitari di Baviera. Nel 1923 partecipò con Rohm al Putsch di Monaco tentato da Hitler nel 1923 e con l'ingloriosa fine perse il lavoro ma rafforzò i legami con Rohm e i fratelli Strasser. Nel 1924 Himmler si iscrisse alle SS e poco tempo dopo venne nominato vice comandante e presenziò al raduno del partito a Weimar. Il 6 gennaio 1928 Hitler nominò Himmler Reichsfuhrer-SS; aveva il compito di farne un corpo scelto di guerriglieri ben al di sopra dei banditi da strada delle SA, ma gli toccò attendere la svolta decisiva nella notte dei lunghi coltelli (30 giugno 1934) dove eliminò i capi di stato maggiore delle SA fra cui Rohm. Da lì cominciò la sua lunga marcia verso il ruolo più temuto nel Reich come secondo uomo di Hitler. La super polizia voluta da Hitler era il braccio principale dell'oppressione nazista, dalla persecuzione delle minoranze all'asservimento della gioventù e della cultura. E' da rilevare il singolare pasticcio di teorie della razza, di credenze paesane, di dottrine naturiste dai quali Himmler era ossessionato, e si credeva la reincarnazione dell'imperatore Enrico I che aveva combattuto contro gli slavi e gli ungheresi. Inoltre queste ossessioni lo spinsero a rivagheggiare l'antico mito teutonico secondo il quale l'accoppiamento compiuto sulla pietra tombale avrebbe infuso al bimbo coraggio e virtù germanica dei suoi progenitori e aberrando questo rituale finì addirittura per trucidare dai topi i bambini imprigionati nei lager. Le sue malate fantasie lo spinsero a interessarsi dell'occulto delle guglie gotiche e della confraternita di Santa Croce e tentò, tramite l'alchimismo, di fabbricare oro seguendo le formule antiche di Nostradamus. Con questo comportamento Himmler nascose tuttavia il profondo e complesso sentimento di insicurezza e indecisione che lo costrinse ad appoggiarsi a Hitler al quale però non rimase fedele fino alla fine e il 20 luglio del 1944 cercò di trattare direttamente la resa con gli alleati. Il 4 maggio 1945 Himmler discutè con Montgomery la resa con gli alleati, ma pochi giorni dopo Doenitz lo congeda consegnandogli una lettera di ringraziamento per i servizi resi al Reich. Il 21 maggio parte per la Baviera mascherato con una divisa mezza militare e mezza civile e falsificò la carta d'identità con il nome Heinrich Hitzinger. Il 23 maggio venne bloccato dagli inglesi e mandato al campo interrogatori 031 dove, riconosciuto dal capitano Silvester, venne incarcerato. Poche ore dopo si avvelenò con una fiala di cianuro di potassio nascosta fra i denti e morì.

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Joachim von Ribbentrop






Joachin von Ribbentrop, nasce a Wesel sul Reno il 30 Aprile 1893, discendente di una famiglia che vantava molti militari, lo spinsero ad intraprendere una carriera militare. Appena terminati gli studi a Cassel incomincia a viaggiare ed impara alla perfezione più lingue, nel 1910, a 17 anni con la riprovazione della famiglia, abbandona le terre sul Reno e si trasferisce a Nuova York, dove tenta il giornalismo e la carriera bancaria, ma non si trova a suo agio. Si trasferisce in Canada dove resta 4 anni corrispondente ed importatore di una grande marca di champagne francesi. Nel 1914 quando scoppia la prima guerra mondiale, Ribbentrop decide di tornare in patria e di arruolarsi nell'esercito, ma la nave su cui era a bordoviene catturata in pieno Oceano dai britannici. Ribbentrop si nasconde in un deposito di carbone e a pericolo scampato si arruola nel 12° Reggimento, dove ottiene un croce di ferro di seconda classe e una di prima; poco dopo un anno di guerra, il giovane viene richiamato per essere adibito al lavoro diplomatico. La sua vera grande esperienza diplomatica la vive a Versailles come componente della commissione tedesca incaricata di trattare le clausule del trattato di pace. Il suo incontro con Hitler risale all'autunno del 1929, ma soltanto nel 1932 i rapporti fra i due si fanno più stretti anche sul piano politico; poco tempo dopo viene incaricato di creare un ministero segreto per controllare e sostituire la dominazione ufficiale tedesca, il suo compit è quello di propagandare l'ideologia nazista negli ambienti economici dei paesi democratici, ma Ribbentrop si spinge oltre: in ogni paese del mondo controlla fino a che punto i rappresentanti diplomatici della Germania sono asserviti al regime.

 

Nel 1935 prepara il negoziato per il trattato con il Belgio ed afferma che la neutralità belga non sarà mai infranta dalla Germania. Quando le truppe tedesche invadono la Renania nel 1936, Ribbentrop, viene nominato delegato alla conferenza di Londra e nella capitale rimane come ambasciatore e poco tempo dopo ritornando a Berlino, Hitler lo nomina ministro degli esteri del terzo reich. Con l'annessione dell'Austria, l'Europa è in allarme, ma Ribbentrop si sforza di tranquilizzare gli occidentali dichiarando che la Germania non avrebbe invaso altri territori e nel 1938 firma a Parigi il trattato di Monaco con la Francia e Inghilterra che violerà un anno dopo. Nell' Agosto del 1939, Ribbentrop arriva segretamente a Mosca e firma con Molotov il patto di non aggressione con l'U.R.S.S., che delineava una ambigua alleanza tra i due stati che avrebbe permesso ad Hitler e a Stalin di organizzarsi militarmente. La caduta della Francia nel 1940, fa si che Ribbentrop diventi il portavoce ufficile della politica hitleriana e la sua firma diviene così immancabile ai trattati che la Germania siglerà dopo i successi militari: Turchia, Italia, Giappone, Ungheria, Romania, Slovacchia e Croazia. Alla fine della querra, con la fine del nazismo, Ribbentrop risulta introvabile, ma il 14 Giugno 1945 cade nelle mani di un tenente della Seconda Armata britannica; subirà così il processo Norimberga e riconosciuto colpevole verrà condannato a morte per cospirazione contro la pace, atti di aggressione, crimini di guerra, crimini contro l'umanità e violazione delle convenzioni di Ginevra. La sentenza viene eseguita il 16 Ottobre 1946.

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Joseph Goebbels






 Nato a Rheydt in Renania nel 1897, a quattro anni si ammala di poliomielite che lo isola dai coetanei fino a 12 anni e gli rese l'infanzia triste e infelice. I fratelli lo ricordano rinchiuso volontariamente in soffitta dove leggeva libri e enciclopedie. I genitori di Goebbels sognavano che il figlio facesse carriera militare, ma ciò fu impossibile a causa della poliomielite che aveva degenerato il suo fisico. Infatti, allo scoppio della prima guerra mondiale Joseph frequentava il liceo e fu scartato dal servizio militare senza neppure una visita. I genitori pensarono che sarebbe diventato un prete brillante, Joseph allora, si rivolse a padre Moller. Ottenne un prestito, presso l'Albertus Magnus, di 964 marchi che lo aiuteranno negli studi e nella vita. Goebells conseguì una splendida carriera scolastica con ottimi voti in Tedesco, Latino e Greco. A venti tre anni si laurea e intraprende la strada della letteratura e del giornalismo e diviene segretario di un piccolo partito di estrema destra guadagnando circa 100 marchi al mese. La sua carriera da giornalista è disastrosa, il suo primo manoscritto Michael, infarcito di luoghi comuni, e accenti nazionalistici viene respinto dagli editori e dai giornali. Nasce da lì il suo odio profondo verso gli ebrei rei di avere il monopolio sulla cultura tedesca. Goebbels si avvicina nel 24 al partito nazionalsocialista per caso, quando un suo amico lo invita ad ascoltare un discorso di propaganda tra nazisti e socialisti e viene invitato, a intervenire al dibattito. I socialisti lo accusano di essere uno sfruttatore capitalista ma, Joseph con un abile mossa propagandista, invita un uomo della folla a salire sul palco e a mostrare al pubblico quanti soldi avesse nel portafoglio. Joseph svuota anch'egli il portafoglio che conteneva solo pochi spiccioli, il pubblico applaude ormai conquistato. Nel 24 inizia quindi la sua attività politica divenendo Gauleiter della Renania e s'iscrive al partito nazionalsocialista e Hitler lo incarica di riorganizzare il partito, irreggimentare le S.A., e di conquistare propagandisticamente le piazze più difficili della Germania. Le sue doti di abilissimo oratore sempre padrone di sè, che finge a meraviglia le sue emozioni, capace di sfruttare la ricchezza della sua voce, capace di stabilire immediatamente il contatto con il pubblico, riescono a infondere odio e entusiasmo alla folla, sempre più numerosa, che assiste ai suoi discorsi. I suoi interventi in pubblico causano sempre più tensioni sociali culminando in pestaggi e a volte provocando anche la morte. Goebbels, divenuto ormai un abilissimo propagandista, riesce anche a sfruttare le sconfitte, esaltando la sofferenza dei feriti e addirittura ingaggiando degli attori che saranno avvolte in bende tinte con l' anelina per simulare le ferite. Joseph riorganizza anche i manifesti propagandistici ridisegnandoli con caratteri più marcati e con colori più vivaci per attrarre più facilmente il pubblico.


 
La battaglia più attiva la conduce sulla stampa, sul giornale Der Angriff (l'assalto), un giornale di ispirazione anticomunista e antisemita che non dà pace agli oppositori politici con calunnie, insinuazioni e scandali. Nel 1930 il nazismo ottiene i primi successi (da 800 mila voti il partito guadagnò più di sei milioni di consensi), acquisendo 107 parlamentari nel Reichstag e Goebbels venne nominato capo della propaganda. Nei tre anni seguenti Goebbels getta le basi per l'avvento del Nazismo facendo ricorso a tutti i mezzi possibili come la radio con la quale trasmette i discorsi nelle più grandi città tedesche e con il grammofono distribuendo per posta più di 50000 dischi contenenti duri attacchi al governo. Anche l'aviazione diventa strumento di propaganda: Hitler giunge ai comizi in aereo e Goebbels lo annuncia alla folla dicendo che il Fuhrer arriva dal cielo. Nel 1933 Hitler diventa cancelliere e cominciano gli anni dei trionfi nei quali Goebbels monta un apparato di propaganda che raccoglie nelle sue mani tutti i più moderni mezzi di espressione. In pochi mesi riesce a controllare l'industria cinematografica, poi estende il potere sulla letteratura creando una lista nera dei libri proibiti ed espropriando le principali case editrici estendendo, di fatto, la propaganda anche all'estero. Così in pochi anni Goebbels, libero da antichi complessi di frustrazione e di inferiorità, diventa uno degli uomini più potenti e temuti della Germania, ammirato anche all'estero. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale si schierò con gli estremisti quali Bormann e Himmler e promulgò i decreti della "guerra totale" e della "terra bruciata" e chiese sempre più misure severe contro chi dava segno di debolezza o di cedimento. Con questi decreti cominciò a incitare i tedeschi alla distruzione di tutto ciò che rimanesse nelle mani del nemico e nel 45 Hitler lo nominò difensore di Berlino e per la sua prima volta nella vita Goebbels ebbe la divisa da ufficiale. Hitler alla vigilia della morte lo nominò Cancelliere del Reich e il primo e ultimo atto ufficiale di Goebbels quale capo del governo fu un telegramma a Doenitz che era a Flensburg. Alle 18,15 del primo maggio mise a letto i suoi figli addormentandoli con il sonnifero poi li fece avvelenare da un ufficiale medico. Dieci minuti più tardi Joseph con la moglie Magda salirono abbracciati nel giardino della Cancelleria e si uccisero con il cianuro e la rivoltella: Goebbels aveva 48 anni, Magda 44.



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Heinz Guderian





Nato nel 1888 in una famiglia che discende da proprietari terrieri prussiani, è uno dei generali di Hitler che meglio interpreta i principi della guerra lampo. Partecipa alla Grande Guerra ed è promosso generale nel 1938. Nello stesso anno pubblica un libro dal titolo Achtung Panzer, in cui sostiene che i mezzi corazzati sono il principale strumento offensivo a cui le altre armi devono essere subordinate in caso di attacco concentrato. Al comando di una divisione corazzata al momento dell’attacco alla Polonia, guida la II armata Panzer nel corso dell’invasione dell’Unione Sovietica e ottiene fulminanti successi sul campo alla testa di quella che prende a chiamarsi la Ponzerarmee Guderian. Giunto in prossimità di Mosca, deve però muovere alla volta di Kiev. In contrasto con Hitler al momento in cui questi gli ordina di andare in appoggio a von R.undstedt, Guderian viene allontanato per aver voluto seguire il piano originale dell’attacco. Nel febbraio 1943 è richiamato da Hitler e designato ispettore generale delle truppe corazzate. Nominato capo di stato maggiore in sostituzione di Kurt Zeitzler il 20 luglio 1945, viene destituito da Hitler pochi giorni dopo e fatto prigioniero dagli americani il 10 maggio. Muore nel 1953.

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ERICH VON MANSTEIN





Nato nel 1887, decimo figlio di una famiglia dell’aristocrazia prussiana, è militare di carriera dal 1906. Nel 1940 si distingue per I’impatto delle sue forze corazzate nell’attacco del Gruppo d’armate A contro i franco-britannici. E' il maestro ineguagliato della guerra mobile tedesca. Durante l’operazione Barbarossa il suo gruppo corazzato avanza di 330 km. in soli quattro giorni. Nel 1941 assume il comando dell’XI armata (nel Gruppo d’armate Sud di von Rundstedt), con cui conquista la Crimea e si spinge fino al Caucaso. La conquista di Sebastopoli nel luglio 1942 gli vale il grado di maresciallo del Reich. In novembre assume il comando del Gruppo d’armate del Don operante intorno a Stalingrado. Dopo la resa di Paulus, nel marzo 1943 Manstein scatena, alla guida del nuovo Gruppo d’armate Sud, l’attacco tedesco intorno a Charkov, ottenendo un parziale successo.Teorico della guerra di movimento, cade in disgrazia presso Hitler quando le operazioni militari sul fronte russo esigono l’applicazione di quella che Manstein definisce una “difesa fluida” da opporre alla controffensiva dell’Armata Rossa. Dal marzo 1944 non prende più parte al conflitto. Condannato a 18 anni di prigione da un tribunale militare britannico nel 1949, ne sconterà soltanto quattro. Muore nel 1973.

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 Martin Bormann






Nato ad Halberstadt nel 1900, fù esponente del Partito nazista tedesco e uno dei più stretti collaboratori di Adolf Hitler. Entrò a far parte del partito nel 1927,e l'anno seguente ottenne il comando delle Sturmabteilungen o SA, la milizia armata del partito. Nel 1933 divenne segretario di Rudolf Hess, cancelliere del partito.Gli subentrò nella carica nel 1941,quando Hess venne fatto prigioniero in Scozia. Dopo la caduta di Berlino,e durante le fasi conclusive della seconda guerra mondiale, Bormann scomparve facendo perdere le proprie tracce; nel 1946, il tribunale militare di Norimberga lo processò in contumacia per crimini di guerra e lo condannò alla pena di morte. Le voci che circolavano negli anni Sessanta,ritenevano che Bormann fosse ancora in vita e che si nascondesse in Sud America,ma furono parzialmente smentite nel 1972, quando uno scheletro rinvenuto a Berlino Ovest fu identificato da un dentista il quale lo aveva avuto in cura e riconobbe una protesi da lui costruita. Nel 1973 Bormann fu ufficialmente dichiarato morto dalle autorità della Germania Occidentale.

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Karl Dònitz




Nato a Grünau nel 1891,ufficiale della marina tedesca,fù creatore della flotta di sommergibili. Partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale sommergibilista, dove,nel 1918, fù prigioniero dagli inglesi. Dopo l'ascesa al potere di Hitler,a dispetto delle rigide disposizioni del trattato di Versailles, Dönitz sovrintese all'allestimento di una nuova flotta di sommergibili,. Dal 1936 comandante della flotta, organizzò l'offensiva sottomarina contro l'Inghilterra. Nel 1943 subentrò all'ammiraglio Raeder come comandante in capo della marina da guerra tedesca e nel 1945,venne nominato da Hitler, nell'ultimo testamento politico,suo successore alla presidenza del Reich, ministro della Guerra e comandante supremo. Il 2 maggio 1945 Dönitz assunse le nuove cariche sperando di stipulare un trattato con gli Alleati in funzione antirussa.Dovette invece sottoscrivere la resa incondizionata della Germania. Pochi giorni più tardi venne arrestato e il tribunale di Norimberga, durante i processi per crimini di guerra, lo condannò a dieci anni di reclusione. Morì a Amburgo nel 1980.

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Adolf Eichmann







Nato a Solingen nel 1906,trasfertosi da giovane con la famiglia in Austria,Adolf Eichmann entrò a far parte del partito nazionalsocialista, dove,nel 1938,divenne ufficiale delle SS dopo l'Anschluss. Capo dell'ufficio per l'emigrazione ebraica di Vienna,nel 1941 venne nominato direttore del dipartimento Eichmann, costituito dall'unione dell'ufficio di ripartizione ebraica della Gestapo con il centro dell'emigrazione ebraica di Berlino,e incaricato dall'organizzazione dello sterminio degli Ebrei in tutti i paesi occupati dai nazisti e in quelli di futura occupazione. Terminata la guerra,si rifugiò prima in Siria,nel 1948, e in seguito,nel 1950,in Argentina , dove visse sotto falso nome fino a quando ne 1960, alcuni agenti israeliani lo scoprirono.Rapito,fù trasportato a Tel Aviv, dove venne processato,e condannato a morte per impiccagione nel 1962.

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 Reinard Heydrich






Nato ad Halle nel 1904,Reinard Heydrich,ufficiale tedesco detto "il Boia", fù tenente della Marina fino al 1931. Aderì quello stesso anno al Partito nazista,e nel 1933,quando Hitler divenne cancelliere,fù nominato capo della polizia a Monaco e incaricato del controllo del campo di concentramento di Dachau. Dal 1934 fu responsabile delle SS di Berlino, e poco tempo dopo fu nominato comandante in seconda, sotto Himmler, dell'intera organizzazione. Nel 1941 divenne viceprotettore del Reich in Boemia e in Moravia, guadagnandosi il soprannome di "Boia" per la spietatezza con cui governò quelle regioni. Il 27 maggio 1942 i partigiani cechi tirarono una bomba sulla sua vettura: Heydrich rimase ferito e morì qualche giorno dopo. Per vendicarsi, i tedeschi rasero al suolo il villaggio di Lidice, vicino a Praga, e ne massacrarono gli abitanti.



(Lidice)


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Alfred Jodl




Nato a Würzburg nel 1890,il generale tedesco fù il consigliere di Hitler durante la seconda guerra mondiale. Ufficiale d'artiglieria durante la prima guerra mondiale, dopo l'ascesa al potere dei nazisti fu nominato ministro della Difesa e rimase in carica dal 1935 al 1939. Nel 1939 divenne capo di stato maggiore e, insieme a Wilhelm Keitel, fu uno dei principali responsabili della strategia bellica durante la guerra; diresse tutte le campagne tedesche tranne l'inizio dell'invasione della Russia. Nel maggio del 1945 firmò gli ordini di fucilazione per ostaggi e prigionieri di guerra. Membro del governo di Karl Dönitz, firmò la resa delle forze armate tedesche a Reims, in Francia. Processato e giudicato colpevole di crimini di guerra, il 16 ottobre 1946 fu giustiziato a Norimberga.

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Wilhelm Keitel








Feldmaresciallo tedesco, nasce a Helmscherode, Braunschweig nel 1882. Entrò nell'esercito nel 1901 e combatté come capitano nella prima guerra mondiale. Dopo la guerra rimase nelle forze armate del Reich( Reichswehr). Fù promosso al grado di colonnello nel 1931 e al grado di generale di divisione nel 1934. Sostenitore di Adolf Hitler, nel 1935 ricevette la nomina di capo del dipartimento amministrativo nel ministero della Guerra e nel 1938 ottenne il comando supremo di tutte le forze armate. Nominato feldmaresciallo nel 1940, comandò le forze tedesche sul fronte sovietico durante la seconda guerra mondiale. Quattro anni dopo (maggio 1945), fu uno dei firmatari della resa del Reich. Lo stesso anno venne arrestato con l'accusa di crimini di guerra e processato a Norimberga; riconosciuto colpevole nel 1946, fù condannato all'impiccagione.

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 Alfred Rosenberg







Nato a Reval, oggi Tallinn,nel 1893,fù tra i principali esponenti del Partito nazionalsocialista. Nel 1919 incontrò Adolf Hitler ed Ernst Röhm e aderì al movimento nazionalsocialista appena formatosi. Nel 1921 divenne uno dei redattori responsabili dell'organo ufficiale del partito, il giornale "Völkischer Beobachter"(come teorico del movimento hitleriano, pubblicò opuscoli antisemiti e anticomunisti). La sua opera principale, Il mito del XX secolo (1930), fu un tentativo di dimostrare la superiorità della razza tedesca. Nel 1933, quando i nazisti ascesero al potere in Germania, Rosenberg venne incaricato di coordinare la politica estera del partito. Nel marzo 1941, durante la guerra, fu nominato ministro dei Territori orientali occupati. Condannato dal tribunale di Norimberga durante i processi per crimini di guerra, nel 1945, venne giustiziato nel 1946.

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Hjalamr Schacht






Nato a Tingleff, Schleswig,nel 1877, finanziere tedesco iniziò la propria attività nel 1903 nella Dresdner Bank di cui divenne amministratore dal 1908 al 1915. Presidente della Reichsbank dal 1924 al 1929 (fu rieletto nel 1933), partecipò all'elaborazione del piano Daves e di quello Young. Ministro dell'economia (1934-1937), riassestò la bilancia commerciale bloccando in Germania i capitali stranieri e riportò l'equilibrio tra le importazioni e le esportazioni sviluppando il settore industriale. In contrasto col regime nazista, nel corso della seconda guerra mondiale fu internato (1944) in un campo di concentramento. Liberato alla fine della guerra, fu processato e poi assolto dal tribunale alleato di Norimberga (1946). Morì a Monaco nel 1970.


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 Albert Speer







Architetto e uomo politico tedesco,nato a Mannheim nel 1905,aderì al Partito Nazista nel gennaio 1931. In pochi anni la sua efficienza e il suo talento ne fecero uno dei favoriti di Hitler. Nel 1933 venne nominato architetto personale del Fhurer Il quale gli commissionò la costruzione di molti edifici,tra i quali il progetto dello stadio di Norimberga, sede del congresso del partito nel 1934, e la nuova cancelleria del Reich a Berlino (in seguito distrutta). Durante la seconda guerra mondiale, Speer divenne ministro per gli Armamenti e la produzione bellica(1942), e con il lavoro forzato dei soldati e dei prigionieri di guerra realizzò strade e roccaforti difensive. A partire dal 1944, resosi conto che la Germania avrebbe perso la guerra, cercò invano di persuadere Hitler ad accettare la resa; in seguito egli stesso dichiarò di aver pensato di assassinarlo. Al termine del conflitto venne processato per crimini di guerra dal tribunale di Norimberga, e fu condannato a vent'anni di reclusione, che scontò nel carcere di Spandau. Uscito dal carcere (1966) pubblicò le sue memorie, considerate un'importante testimonianza dell'epoca nazista. Morì a Londra nel 1981.





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Julius Streicher





Uomo politico e giornalista tedesco,nasce a Fleinhausen, Baviera nel 1885. Fu uno dei membri fondatori del Partito nazionalsocialista e partecipò al fallito tentativo insurrezionale detto Putsch di Monaco, organizzato da Adolf Hitler nel 1923. Dal 1923 al 1945 fu direttore del giornale nazista "Der Stürmer", noto per i suoi violenti attacchi antisemiti; fu anche Gauleiter (governatore) del distretto amministrativo - in tedesco Gau - della Franconia. Fu processato come criminale di guerra a Norimberga e, riconosciuto colpevole,nel 1946 venne condannato a morte e giustiziato.





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 Rudolf Hess








Rudolf Hess,il "Delfino"di Hitler, nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1894. Nel 1920 entra a far parte del partito Nazionasocialista da poco costituito. Nel 1923 prende parte insieme ad Hitler,al Putsch di Monaco, riesce a farla franca,ma preferisce tenere compagnia ad Hitler in carcere. Una volta usciti,nasce così una stretta collaborazione dei due. Nel 1933 riveste un ruolo di rilievo nel partito,e nel 1939 diventa successore ufficiale di Hitler dopo Göring. Rudolf Hess,credente dell'Isoterismo,nel 1941 pilotando un aereo si dirige in Scozia, probabilmente per contattare gruppi di riti iniziatici inglesi,a loro volta in contatto con altre gruppi in Germania.Ma viene catturato e incarcerato. Rudolf Hess si rivede soltanto nel 1946 a Norimberga,isieme ad altri gerarchi Nazisti, dove viene processato e condannato all'ergastolo. Muore in carcere a Berlino in circostanze misteriose(suicidio o assasinio)nel 1987.